Perché Ctrl-Z?
Il progetto porta il nome di una combinazione di tastiera che permette di tornare indietro ad una versione precedente del lavoro che si sta svolgendo. Il tema metaforicamente é come tornare ad una normalità, ovvero ad una società totalmente uscita dalla fase di contagio, che però ne porta gli inevitabili segni. Obiettivo del progetto é sviluppare strumenti per controbattere e rispondere ad ipotetiche situazioni di lockdown future ed impreviste.
Con Ctrl-z cerchiamo (nel nostro piccolo, limitatamente ad un progetto scolastico) di definire strumenti che agiscano da anticorpi sociali e tecnologici ad un disagio commerciale che colpisce (e tutto fa presupporre, colpirà) diversi settori dell’economia piemontese nei prossimi anni.
Il progetto interdisciplinare è rivolto limitatamente agli studenti del corso di Cloud Services, Big data e IoT dell’ITS-ICT, ed é strutturato in tre parti:
- Identificazione, Analisi e Racconto del Problema
- Progettazione e Sviluppo di una Soluzione
- Prototipazione e sviluppo prodotto minimo (possibile installazione presso il cliente)
Identificazione, Analisi e Racconto del problema | Vengono creati i gruppi partendo da una analisi del gruppo classe (fatta da Buzzi/Fasano) Ogni gruppo parte dall’elenco di scenari (che nel frattempo amplieremo, e verosimilmente allargheremo con ulteriori negozianti / player interessati a partecipare all’esperimento) per identificare l’ambito di analisi di ogni gruppo. Il gruppo quindi si attiva per la parte di ricerca sul campo, attraverso l’uso di form online, telefonate, ricerche. Ogni gruppo avrà un canale slack / discord in cui traccerà l'evolversi della ricerca, e riporterà settimanalmente allo staff docenti. L’obiettivo finale di questa parte é l’analisi e l’identificazione del problema, non di una sua possibile soluzione. E’ un lavoro molto importante e ha come finalità la realizzazione di un corpus (Slide? Documento di testo? Magari anche corredato da fotografie)che sia in grado di raccontare il problema. Non é detto che sia il racconto di una specifica realtà in particolare, ma di un contesto. E’ quindi possibile raccontare (per esempio) le problematiche della Macelleria riportando ipotetiche soluzione operate da intervistato A, e maggiori problematiche riportate da intervistato B. Ovviamente se uno scenario ha solamente un intervistato sarà molto più focalizzato e verticale, ma la presunzione di questa ricerca é fornire elementi di compromesso tra esigenze di generalizzazione di contesti produttivi partendo da elementi individuali. → [Mozilla Connected Home Design Sprint](https://github.com/openiotstudio/general/blob/master/publications/research/20160417_Mozilla_Connected%20Homes_Design%20Sprint%20Scenarios_V1.pdf/) é un esempio molto buono di reporto e storytelling di un problema o tema, fatto da [Quicksand](http://quicksand.co.in/). Ogni gruppo dovra mantenere aggiornata la sua pagina nella documentazione |
Ideazione e Prototipazione di una Soluzione | I team, confrontandosi di fronte a pareti virtuali di post-it (Miro? G Slides?) cercherà di analizzare le possibili soluzione del problema, anche sondandone la fattibilità tecnica. Questa fase non presuppone la realizzazione del prototipo ma solo la fattibilità dei costi, degli stakeholder coinvolgibili, delle risorse da mettere in campo. Oltre a riunioni settimanale con i docenti e stand-up meeting per le giornate di confronto, in questa fase l’attenzione dello staff dei docenti é essenziale a produrre dei concept reali, realistici, e sperabilmente fattibili. Anche attraverso il coinvolgimento di realtà esterne alla scuola. Come la parte 1, anche la parte 2 deve terminare con un corpus (slide) che sintetizzi il progetto del team, la sua pubblicazione del sito, la sua presentazione. |
Implementazione e Sviluppo | I team sondano con lo staff docenti e la direzione scolastica della scuola la possibilità o meno di realizzare un prototipo. In caso positivo, bisognerà realizzare una BOM (Bill of Material) da acquistare per lo sviluppo del progetto, che avrà comunque bisogno di expertise esterne al team. Si sonderà anche la possibilità di installare effettivamente presso uno dei clienti il dispositivo, magari per un breve periodo e capirne la sua reale utilità. Sarà premura dello staff dei docenti di produrre uno o più prototipi per garantirne la loro divulgazione presso eventi fieristici, ma é evidente che la cosa più importante é la documentazione online, e possibilmente anche l’integrazione del sito (che é e sarà hostato su github) attraverso i dns, nel sito di ITS nella descrizione del percorso di IoT Data Cloud 2019-2021. |